In un articolo apparso recentemente su La Repubblica e relativo alle polemiche sulle conseguenze culturali del movimento nato negli Stati Uniti con la vicenda dell’abbattimento delle statue, Alberto Asor Rosa ha riconosciuto che il rigetto e l’eliminazione esistono, senza il rigetto e l’eliminazione, la “forza espansiva della cultura occidentale non sarebbe mai nata”, aggiungendo in modo molto significativo che “l’inarrestabile avanzata occidentale sul resto del mondo ha significato sconfiggere quanto di passivo e d’immobile c’era”. Passivo e immobile… La visione che muove l’articolo che appare sul prossimo numero de La Civiltà Cattolica che uscirà sabato e che si intitola “Fratelli tutti e la chiamata Ubuntu all’amicizia cosmologica” ci apre un’altra prospettiva. […]

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