L’azzardo – che è stato definito «un furto della felicità sociale» – esprime l’immagine di un Paese che, invece di sperare e di costruire, ha deciso di scommettere sulla sorte e non sul sacrificio. Tuttavia, il banco di questa grande roulette pilotata da grandi potentati economici non deve continuare a vincere con regole truccate. Un intervento di Francesco Occhetta, sull’ultimo quaderno de La Civiltà Cattolica, riapre la questione.

Leggi tutto su Vita