Per il Papa che vuol portare la Chiesa fuori dall’Occidente, tornare nei ranghi non sarebbe soltanto contraddittorio, bensì controproducente. L’impegno assunto da Bergoglio sin dal 2013, anno di elezione dopo le dimissioni di Papa Benedetto XVI, è mirato, almeno in ambito internazionale, a drenare la romanità dalla Chiesa romana. Ovvero: sottrarla al raggio d’azione euroamericano, dando all’aggettivo “cattolico” il suo significato più pieno. Quello di “universale”. […]

Uno scenario fortemente polarizzato, che scinde e ha la capacità di descrivere le dinamiche del mondo secondo uno schema dicotomico. Niente di meno accettabile per il messaggio internazionale di papa Francesco. La riduzione della complessità in schieramenti opposti non è prevista da quella che il direttore de La Civiltà Cattolica, padre Antonio Spadaro, ha definito “geopolitica della misericordia”, che rigetta la logica dello scontro di civiltà e che, al contrario, ambisce alla riconciliazione della famiglia umana. E non vi è riconciliazione se l’assunto di partenza è la divisione tra “buoni” e “cattivi”. […]

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