Chi critica la linea vaticana nei confronti della Chiesa in Cina nel nome della «purezza» sembra subordinare «il bene dei cristiani all’obiettivo inconfessato di scuotere lo Stato-Partito, coinvolgendo così i cristiani cinesi in una lotta che non è la loro». Lo scrive La Civiltà Cattolica, quindicinale dei gesuiti stampato con l’imprimatur della Segreteria di Stato, in un articolo nel quale mette in guardia da un pervertimento del significato del martirio e, senza liquidare le riserve di alcune critiche, stigmatizza la retorica di chi vuole trasformare la Chiesa in Cina nella «posta in gioco in un campo di battaglia simile a un tavolo da biliardo in cui si prende di mira la biglia “Cina” per colpire meglio, di rimbalzo, la biglia “Roma”». […]

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