I giudici della Corte Costituzionale si sono addentrati ancora una volta in una terra di nessuno, una sorta di spazio sacro che impaurisce il legislatore povero di categorie antropologiche e bloccato da quelle ideologiche. La posta in gioco era il «diritto a morire». […]

[…] Lo abbiamo ribadito anche nelle pagine della Civiltà Cattolica: il centro della nuova legge non potrà che basarsi sulla condivisione della scelta alla quale concorrono il malato, quando è ancora cosciente, i medici e i familiari nell’ambito di una valida relazione di cura. Fuori da questa relazione fondante e in assenza di limiti, «staccare la spina» finirà per essere un arbitrio contro il valore della vita, che rimane sacra anche per la cultura laica. […]

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