
L’uno appassionato di informatica, l’altro amante della montagna. Entrambi giovani, con interessi e passioni simili a tanti loro coetanei, laici, ma con uno straordinario amore per Cristo e una innata capacità di trasmetterlo a coloro che hanno incontrato lungo il cammino.
Domenica 7 settembre, in Piazza San Pietro, saranno elevati agli onori degli altari, nel medesimo giorno, Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati. Due beati, la cui canonizzazione era attesa da tantissimi giovani in tutto il mondo in due momenti distinti del Giubileo della Speranza. Per Carlo Acutis, la data stabilita era quella del 27 aprile, nell’ambito del Giubileo degli adolescenti, mentre Pier Giorgio Frassati sarebbe stato proclamato santo nel Giubileo dei Giovani tenutosi tra il 28 luglio e il 3 agosto.
Con la scomparsa di papa Francesco, tuttavia, c’è stata la sospensione della cerimonia di canonizzazione di Carlo Acutis ed è stato papa Leone XIV, durante il suo primo Concistoro Ordinario Pubblico per la Canonizzazione di beati, lo scorso 13 giugno, ad annunciare la nuova data che vedrà proclamati santi sia Carlo che Pier Giorgio.
A queste due giovani figure, La Civiltà Cattolica ha dedicato negli ultimi numeri della sua rivista due approfondimenti che ripercorrono le vite di entrambi. «Prima di Teresa di Gesù Bambino – scrive p. Giancarlo Pani S.I. – si riteneva che normalità e santità non potessero coesistere. Invece, la carmelitana ha mostrato che vivendo il Vangelo, pur rimanendo nella clausura del monastero, era possibile raggiungere i vertici della santità e diventare perfino Dottori della Chiesa. Pochi anni dopo la “piccola” Teresa, anche Frassati ha seguito quella strada: da laico, testimoniando nel mondo la propria fede, ha percorso la via del Vangelo. Una santità che parla a tutti».
La stessa via percorsa da Carlo Acutis, un ragazzo come tanti, morto giovanissimo, già invocato nel mondo intero. Carlo è davvero «il santo che non ti aspetti – si legge nell’articolo di p. Pani -. È vissuto in un ambiente sociale che è quello di tutti i ragazzi e gli adolescenti del suo tempo. Ha amato anche lui ciò che piace ai giovani. […] Il suo proposito [era] fare di sé qualcosa di bello per Dio».
Di seguito, i due articoli dedicati a questi due giovani santi:
✧ Il primo «santo del computer»: Carlo Acutis
✧ Pier Giorgio Frassati, un giovane laico: il «San Francesco» di Torino