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Il Papa ha voluto che il 2015 fosse l’Anno della vita consacrata. Occorre ricordare che Francesco la conosce per esperienza personale: è il primo Pontefice membro di un Ordine religioso dai tempi del camaldolese Gregorio XVI, eletto nel 1831. Da vescovo ausiliare di Buenos Aires, nel 1994 egli aveva partecipato al Sinodo su «La vita consacrata e la sua missione nella Chiesa e nel mondo».
L’articolo, a partire dal suo intervento sinodale, prende in considerazione alcune riflessioni che Jorge Mario Bergoglio ha fatto nel tempo — da quando era Provinciale dei gesuiti argentini fino ad oggi — per individuare le sette sfide principali che egli avverte proprie della consacrazione religiosa: il riconoscersi peccatori salvati per grazia; il discernimento che cerca e trova Dio in tutte le cose; il pensiero aperto; la profezia; la generatività; la fraternità; la missione. Emerge il ritratto di una vita complessa e poliedrica, ma che vale la pena di essere vissuta.