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L’imponente manifestazione dell’11 gennaio, che ha visto sfilare un milione e mezzo di persone solo a Parigi, in seguito all’attentato terroristico del 7 gennaio 2015 ai giornalisti della rivista Charlie Hebdo, è destinata a segnare un prima e un dopo per il diritto di espressione e la libertà di stampa. Per l’Occidente la libertà di espressione si fonda solamente sulla «libertà» assoluta o si definisce anche in relazione ai princìpi di uguaglianza e di fraternità? Dopo aver precisato i significati di laicità e di integrazione, davanti al terrorismo fondamentalista islamico non ci si deve dividere tra uomini religiosi e non, tra cristiani e islamici, o tra credenti e non credenti, ma tra esseri morali e non, tra coloro che si fanno carico della dimensione della fraternità e coloro che la rifiutano, perché un futuro di pace si dà solo nella convivenza.