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Alle prime ore del 24 agosto 2016 un terremoto di magnitudo 6.0 ha devastato il Centro Italia, distruggendo i paesi di Amatrice, Accumoli e Arquata. Il bilancio è drammatico: 295 morti, più di 400 feriti e 238 persone estratte vive dalle macerie. Nella gara di solidarietà e di generosità della società italiana per avviare la ricostruzione, non sono mancate le polemiche sul rispetto delle norme antisismiche e sui rischi di speculazione. Chiuso il sipario dell’emergenza, rimane una domanda di natura politica: qual è il progetto di ricostruzione in quei paesi e in quel territorio?