Dall’8 al 15 maggio, Benedetto XVI ha compiuto un «pellegrinaggio di pace» nella Terra Santa. Egli voleva manifestare ai cattolici la vicinanza di tutta la Chiesa e incoraggiarli a non cedere alla tentazione di emigrare in Occidente. Voleva poi chiarire la posizione della Chiesa sui problemi dell’antisemitismo, del negazionismo della Shoah, dei rapporti tra l’ebraismo e il cristianesimo e del dialogo tra cristiani, ebrei e musulmani. Particolarmente importante è stata la visita allo Yad Vashem, dove il Papa ha ribadito che la Shoah è stata un crimine orrendo, che non si deve minimizzare e tanto meno negare. Infine, ha incontrato la comunità palestinese: ad essa ha riconosciuto il diritto di avere, al pari degli ebrei, un proprio Stato entro confini chiari.
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SEMI DI PACE NELLA TERRA SANTA
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