«San Tommaso Moro», ho letto nei titoli dei giornali, «patrono dei politici». Stentavo a credere ai miei occhi. L’insigne santo
martire dell’Inghilterra, umanista, avvocato e lord cancelliere, associato ai politici, ossia a quelle persone che Shakespeare definiva
con l’epiteto di «spregevoli» e «vili», persone la cui «politica» viene sbeffeggiata come «spregevole e corrotta», «scialba» e perfino
«diabolica». Nel lessico del XVI secolo, tali persone sono poste piuttosto sotto il patronato del grande oppositore di Moro e
fautore della riforma della Chiesa di Inghilterra ad opera di Enrico VIII: Thomas Cromwell, se non del consigliere italiano, Niccolò
Machiavelli, il cui nome di battesimo doveva diventare l’origine del comune soprannome inglese che indica il demonio: Old Nick (vecchio Nick).
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SAN TOMMASO MORO, PATRONO DEI POLITICI?
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