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Questo Paese industriale dell’Europa centrale ha raggiunto una certa prosperità con l’ingresso nell’Ue. Praga ancora riceve più fondi di quelli che trasferisce all’Unione. Ma conserva la sua valuta, la corona ceca. Pur rispettando i parametri di Maastricht, aderirà all’euro non prima di sei anni. Dopo le elezioni presidenziali e parlamentari dello scorso anno, il centro-sinistra è alla guida del Paese e promette un maggior interesse, rispetto al centro-destra, a rafforzare l’integrazione europea. Le prossime elezioni, 22-25 maggio, all’Europarlamento e la campagna elettorale che le precederà mostreranno l’eurofilia dei cittadini cechi e dei loro politici. La Repubblica Ceca è appena uscita da 18 mesi di recessione economica, e intende migliorare la propensione alle esportazioni per sostenere l’occupazione. Ma per promuovere il welfare, il Governo intende aumentare le entrate pubbliche, soprattutto razionalizzando la spesa e lottando contro la corruzione.