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La dottrina sull’intervento umanitario nei primi anni del XXI secolo ha subìto importanti e significative variazioni, all’interno di un progetto più generale di riforma del ruolo delle Nazioni Unite nel nuovo ordine internazionale. Invece che di «ingerenza» o di «intervento umanitario», oggi si preferisce parlare di responsabilità di proteggere. Tale nuova figura, infatti, esprime la volontà di tutelare con maggiore forza i diritti umani contro i pretesi diritti degli Stati nazionali alla non ingerenza nelle loro questioni interne. Essa è stata finora applicata con qualche diffidenza. Sarebbe opportuno continuare in sede Onu il cammino già iniziato in questo secolo su tale delicata materia e, superando interessi particolari (legati soprattutto alle strategie di potere e di influenza delle superpotenze), dare agli organismi internazionali competenti maggiori poteri decisionali, necessari per attribuire piena applicazione al principio della responsabilità di proteggere.