L’articolo intende presentare le caratteristiche specifiche della lingua poetica cinese classica e il modo in cui essa, persino in traduzione, è riuscita ad avvincere anche il lettore occidentale per il rigore della sua bellezza. Si nota come le immagini partecipino attivamente alla costruzione della poesia, e gli stessi ideogrammi siano immagini stilizzate. Scrivere versi dunque è «dipingere a parole». Si illustra inoltre perché e come la poesia cinese aiuti il lettore a cogliere nella realtà le relazioni e i processi anche in ciò che a una prima veloce occhiata appare statico. La parola così diventa guizzante: riportiamo parole vive, / come pesci presi all’amo / che balzano dal profondo (Lu Ji).
Shop
Search
POESIA CINESE. La parola come germoglio
ABBONATI
Dal 1850, la rivista internazionale dei gesuiti. Scegli l’abbonamento che preferisci: carta + digitale o solo digitale.
Scopri di più