L’8 settembre sono terminate le Paralimpiadi di Parigi 2024: vi hanno partecipato 4.400 atleti di 169 delegazioni[1]. Nella cerimonia finale, allo Stade de France (Seine-Saint-Denis), ha preso la parola Andrew Parsons, presidente del Comitato internazionale paralimpico, definendole «i Giochi più spettacolari di tutti i tempi» e formulando l’augurio che possano «rendere questo mondo più inclusivo». Ha anche ricordato il miliardo e 300.000 persone che nel mondo vivono con un handicap e le ha «vivamente esortate a non arrendersi»[2].
I Giochi sono emersi quest’anno con un diverso risultato a livello internazionale, secondo Parsons, per «la dichiarata volontà francese di dedicare alle Paralimpiadi “lo stesso livello di ambizione delle Olimpiadi”»[3]. Ormai essi sono diventati uno degli eventi sportivi più rilevanti su scala planetaria. Non a caso si celebrano subito dopo le Olimpiadi e nello stesso contesto. Con il risultato di cambiare «la nostra percezione generale di cosa significhi essere disabili nel mondo di oggi. [...] È la rivoluzione dell’inclusione»[4]. Si realizza così la speranza del neurochirurgo tedesco Ludwig Guttmann, ideatore delle Paralimpiadi insieme al dottor Antonio Maglio: «Sogno il giorno in cui i Giochi […] diventeranno un evento davvero internazionale e la fama mondiale delle donne e degli uomini con disabilità sarà pari a quella degli atleti olimpici»[5].
Il logo attuale delle Paralimpiadi dal 2003, ristilizzato dal 2019, presenta tre agitos –dal latino agito, ovvero «io mi muovo» – in rosso, blu e verde, cioè i colori più usati nelle bandiere del mondo: raffigura il movimento attorno a un punto centrale, cioè il corpo, la mente e lo spirito degli atleti disabili[6]. Il motto paralimpico dal 2004 è Spirit in motion e vuole esprimere non solo le prestazioni, ma anche l’anima, la forza di volontà e l’impegno degli atleti paralimpici[7].
Le ultime Paralimpiadi si erano svolte a Tokyo, nel 2021, con gli spalti vuoti a causa del Covid-19; gli atleti hanno riconosciuto che in questa ultima edizione la presenza di un folto pubblico è stata decisiva per la riuscita dei Giochi.
La squadra italiana, composta di 141 atleti – 71 donne, 70 uomini –, si è fatta onore con un bottino ricchissimo: 24 ori, 15 argenti, 32 bronzi; in totale 71 medaglie, due più di Tokyo, dove però 14 erano gli ori, 29 gli argenti e 26 i bronzi. Le 71 medaglie pongono la squadra italiana al sesto posto nella classifica generale,
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