Dal 26 al 29 settembre 2024, meno di due settimane dopo la conclusione del viaggio apostolico in Asia e Oceania, papa Francesco ha ripreso il bastone di pellegrino per visitare il Lussemburgo e il Belgio. Nel cuore dell’Europa, poiché i due Paesi sono sede di importanti istituzioni europee e internazionali, il Pontefice è andato incontro a una società secolarizzata nella quale la Chiesa, fedele alla sua missione di «servizio», è chiamata a essere segno di «speranza». Proprio queste due dimensioni erano presenti nei motti scelti dalle Chiese dei due Paesi in occasione della visita del Papa: «Per servire», nel caso del Lussemburgo; «In cammino, con speranza», nel caso del Belgio. Sono due dimensioni complementari, perché la Chiesa, nel servizio a tutti, a cominciare dai più deboli, rende concreta la speranza che non delude e che anticipa la fratellanza piena e senza fine alla quale siamo chiamati quali figli voluti e accolti dal Padre.
In giorni segnati da gravi minace alla pace – tematica alla quale ha fatto riferimento in più interventi –, il Papa ha trovato una società non solo secolarizzata, ma anche profondamente ferita, soprattutto in Belgio, dalla tragedia degli abusi sui minori che ha minato la fiducia nella Chiesa, nelle sue istituzioni e nei suoi responsabili. Non va dimenticato poi che, in molte dimensioni antropologiche ed etiche, quali l’aborto, l’eutanasia o il ruolo della donna nella società, sembra aumentare il divario tra la Chiesa e ampi settori della società. Infatti, durante il viaggio del Papa, nonostante il consenso intorno alle questioni ecologiche e a quelle della pace, in altri temi il dialogo non è stato facile, e qualche atteggiamento ha anche destato perplessità. Il Pontefice, da parte sua, ha sempre ascoltato e manifestato disponibilità al dialogo e, a proposito della problematica degli abusi sui minori, ha riconosciuto apertamente, in diversi interventi, le gravi mancanze da parte della Chiesa; inoltre, ha voluto ricevere e ascoltare le vittime, e ha insistito, per quanto riguarda il futuro, sull’importanza della prevenzione.
Lussemburgo: «Per servire»
Papa Francesco è partito dall’aeroporto di Fiumicino, alla volta del Lussemburgo, di buon mattino, il 26 settembre, con un volo speciale della compagnia Ita Airways. Lo accompagnavano il suo seguito e una sessantina di giornalisti. Situato in un importante luogo strategico, per secoli al centro di guerre di successione e di conflitti europei, il Granducato di Lussemburgo è stato sotto il dominio di varie potenze e ha raggiunto l’indipendenza nel 1890.
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