I libri sacri sono studiati sia con il metodo sincronico, che considera i testi nella loro forma definitiva, sia con il metodo storico-critico, che indaga sulla loro origine e la loro composizione. L’articolo risponde alle obiezioni contro questo secondo metodo, applicandolo a due episodi (le nozze di Cana e la famiglia di Giuseppe in Egitto) e mostrando come esso contribuisca alla loro comprensione. Lo stesso principio vale del resto anche per le opere profane. All’obiezione che questa esegesi conduce a un’interpretazione poco spirituale dei testi sacri, si risponde, con esempi, che anche la storia della redazione contribuisce alla scoperta del senso profondo. L’Autore è professore di Esegesi dell’Antico Testamento nel Pontificio Istituto Biblico (Roma).
Shop
Search
NOTE SUL METODO STORICO-CRITICO

ABBONATI
Ogni mese la rivista cartacea e/o digitale su web e app con i nostri articoli su Società e politica, Teologia e spiritualità, Vita della Chiesa, Scienze Umane, Scienza e tecnologia, Arti e letteratura, in più la foto-notizia del mese e l’Attualità culturale.
Ogni settimana sulla tua email la Newsletter con i nostri articoli in anteprima, i nostri podcast, le news in tempo reale, le notizie dall’Osservatorio astronomico vaticano, il commento al Vangelo della domenica.
Scopri di più