La Lettera analizza la dolorosa situazione che la Chiesa in Cina soffre da 50 anni, prima con le violente persecuzioni, poi con l’ingerenza delle autorità statali nella vita della comunità ecclesiale, in particolare con la designazione di vescovi ordinati senza il mandato pontificio, con il conseguente disorientamento di sacerdoti e di fedeli. Il Papa, dopo aver richiamato alcuni princìpi dell’ecclesiologia cattolica, manifesta comprensione per le persone, rivolgendo ai fedeli un fervido appello all’unità e alla riconciliazione e, alle autorità, l’invito al dialogo per la normalizzazione della vita della Chiesa in Cina. Alla Nota è unita una Dichiarazione.
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