Il Papa esprime anzitutto il rispetto per il popolo cinese e il riconoscimento dei suoi progressi economico-sociali, ma insieme il rammarico per le attuali incomprensioni tra la Santa Sede e le autorità civili, che spera possano essere superate, attraverso un dialogo costruttivo, per il reciproco vantaggio.
Ricordato che ogni Chiesa particolare dev’essere in comunione con il Successore di Pietro, invita tutti i cattolici a superare le divisioni con il perdono e la riconciliazione. Lamenta poi l’ingerenza statale nella vita della Chiesa e, in particolare, nella designazione di vescovi ordinati senza l’approvazione della Santa Sede, auspicandone la legittimazione.
Offre infine suggerimenti pastorali relativi alle circoscrizioni ecclesiastiche, al ministero sacerdotale, alle comunità di fedeli e alla loro formazione, esortando tutti ad essere coraggiosi apostoli del Regno.