Che cosa si muove nel cor inquietum dell’uomo? Quali desideri, speranze, attese? La poesia da sempre costituisce un accesso ai suoi abissi. L’Avvento è un tempo propizio per raccogliere intuizioni, tensioni profonde, visioni di attesa che spingono l’essere umano a non considerare sufficienti le risposte di una vita chiusa dentro i propri orizzonti limitati. La coscienza ha un moto di trascendenza che questo tempo liturgico ha sempre raccolto anche in simboli poi divenuti «secolari»: le luci, le stelle… Pure nei versi dei poeti è possibile distinguere tensioni e attese. La presente meditazione ne raccoglie alcune, componendo un percorso di poesie che è anche un itinerario spirituale in quattro tappe: dal buio alla ricerca, dall’annunciazione alla visione.
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NELL’OMBRA ACCESA DELL’AVVENTO. Una meditazione poetica
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