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Nel decennale della morte, ricordiamo p. Nazareno Taddei: gesuita, letterato e direttore d’orchestra, fu esperto di comunicazione massmediale nelle sue varie forme.
La sua esperienza, di studi e sul campo, ha infatti spaziato dalla televisione, ai suoi albori in Italia, al cinema. Preoccupato di difendere la libertà dell’individuo e di educare le persone all’autonomia di giudizio, egli si interessò a tutti i mass media, rendendosi conto che potevano anche portare «la gente a fare quello che il capo voleva».
Per quanto riguarda il cinema, Taddei ci lascia in eredità la sua metodologia critica, che trovò inizialmente molti oppositori: la «lettura strutturale del film», con la descrizione dei suoi vari livelli di comunicazione e, in particolare, quello delle «comunicazioni inavvertite».