L’erezione, da parte della Santa Sede, di quattro diocesi nel territorio della Federazione Russa ha spinto il Patriarcato di Mosca a sospendere le relazioni con la Chiesa cattolica. Ma la decisione della Santa Sede intende soltanto normalizzare la situazione pastorale nella Federazione Russa e non ha alcun fine polemico. L’Autore, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cri-stiani, prende in esame le obiezioni del Patriarcato di Mosca — soprattutto la rivendicazione del «territorio canonico» e l’accusa di «proselitismo» — e pone in evidenza il problema della libertà religiosa quale sottofondo teologico di tali obiezioni, au-spicando che al più presto riprenda il dialogo e la collaborazione tra Mosca e Roma.
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LE RADICI TEOLOGICHE DEL CONFLITTO TRA MOSCA E ROMA
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