L’intervento armato anglo-americano in Afghanistan, durato circa due mesi, ha posto fine al regime dei talebani, ma non alle minacce del fondamentalismo islamico, né ha condotto alla cattura dei maggiori responsabili degli attacchi dell’11 settembre. Il presidente statunitense George W. Bush ha identificato in tre Paesi asiatici — Iraq, Iran e Corea del Nord — quello che impropriamente ha chiamato l’«asse del male», quale obiettivo di nuove iniziative di lotta armata contro il terrorismo; ma non tutti gli alleati degli Stati Uniti sono d’accordo con questo orientamento.
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LA LOTTA AL TERRORISMO DOPO L’INTERVENTO IN AFGHANISTAN
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