Nell’Unione Europea c’è bisogno di una maggiore integrazione anche a livello nazionale. Si espande invece la frantumazione, come nei Paesi Bassi e in Belgio dove, rispettivamente il 9 e il 13 giugno, si sono tenute le elezioni politiche anticipate. Gli sconfitti sono stati i due premier democristiani e il loro partito conservatore. In Olanda hanno vinto i liberali, ma gli islamofobi di Geert Wilders si sono rafforzati. In Belgio il successo è andato ai «separatisti moderati» fiamminghi di Bart De Wever; mentre la famiglia socialista ha ottenuto il maggior numero di deputati. Non sembrano brevi i tempi per la formazione dei rispettivi Governi di coalizione. Nel frattempo il Belgio ha iniziato la guida del semestre europeo con un programma ambizioso ma un Esecutivo competente per i soli affari correnti.
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LE ELEZIONI POLITICHE IN OLANDA E IN BELGIO

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