L’articolo esamina la questione rosminiana in sede storica; in particolare fa riferimento alla polemica condotta dalla Civiltà Cattolica sulla «dottrina» teologica e filosofica del Rosmini. Partendo da posizioni neotomiste, alcuni scrittori della nostra rivista giudicavano le teorie del roveretano inficiate di ontologismo o addirittura di panteismo. Queste tesi, successivamente, furono in parte fatte proprie dall’autorità ecclesiastica nel censurare alcuni punti dell’opera rosminiana. Una recente Nota della Congregazione della Dottrina della Fede ha liberato da ogni tipo di censura l’opera del Rosmini, se intesa secondo la mente del roveretano. Di questa «riabilitazione» la nostra rivista non può che rallegrarsi, perché viene resa giustizia piena a un grande pensatore cristiano fedele alla Chiesa e alla fede cattolica.
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LA «QUESTIONE ROSMINIANA»
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