Le rivolte che nella primavera del 2011 hanno travolto l’assetto politico-istituzionale di importanti Paesi del Nord-Africa, hanno colpito duramente anche la Libia, che, secondo alcuni analisti, avrebbe dovuto reggere alle ondate di protesta. Essi ritenevano che il regime di Gheddafi fosse sufficientemente forte per rispondere a eventuali attacchi delle opposizioni e delle contestazioni giovanili, le quali del resto non erano un fatto nuovo per il Paese. La contestazione però è subito diventata in Libia protesta di popolo e guerra civile. Capire la ragione di questo scontro non è facile. Nell’articolo si analizza il progetto politico di Gheddafi con le sue numerose luci e ombre, inserendolo in un contesto storico più ampio, nella speranza di far comprendere il significato di una contrapposizione che è germinata negli anni in modo latente e che soltanto di recente è venuta pienamente alla luce.
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LA LIBIA DI GHEDDAFI. Le vicende di un dittatore deposto
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