La luce, immagine del divino, è stata utilizzata variamente nell’architettura cristiana. Nella cattedrale romanica la luce concentrata segna un ideale cammino verso Dio; in quella gotica la luce diffusa dalle vetrate manifesta la luminosità divina che si irradia sul mondo. Analoghe simbologie si ritrovano nelle tavole medievali su fondo oro e nei mosaici bizantini, dove le figure emergono come immagini della vera luce che è Dio. La luce rinascimentale non ha più, nelle chiese, un significato simbolico, ma illumina uno spazio razionale e armonico; invece quella barocca ritorna all’idea dell’ordine posto da Dio nel caos del mondo. Oggi, salvo pregevoli eccezioni, la luce nelle chiese è funzionale, e ha perso la sua dimensione simbolica e la sua sensibilità. L’Autore è direttore della Galleria San Fedele di Milano.
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LA GLORIA DELLO SPAZIO. Il tema della luce, tra arte e architettura

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