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ABSTRACT – Attualmente sono 3,2 miliardi gli utenti di Internet, di cui almeno un quarto sono minori. Si può certamente affermare che Internet offre grandi possibilità, vantaggi e comodità, ma indubbiamente porta anche grandi rischi per la sicurezza, con speciale riferimento ai bambini, che non dispongono degli strumenti per difendersi. Essi sono minacciati da nuove forme di abuso, come cyberbullismo (l’uso delle nuove tecnologie per intimorire, molestare, mettere in imbarazzo, far sentire a disagio o escludere altre persone), cybergrooming (adescamento sessuale attraverso la rete), sexting (invio di testi o immagini sessualmente esplicite tramite Internet o telefono cellulare) e sextortion (malintenzionati contattano la vittima, la convincono a farsi mandare foto e video sessualmente espliciti e poi chiedono un riscatto per non rendere pubblico questo materiale).
Alcuni numeri possono dare un’idea della diffusione del fenomeno: nel 2016 in Europa sono stati denunciati 57.000 casi di abuso sessuale su minori attraverso la rete, immagini di nudo, filmati prodotti con il ricatto o con la forza; questo materiale spesso viene realizzato o venduto dagli stessi genitori o dai membri della famiglia. Si può ragionevolmente pensare che i casi effettivamente avvenuti siano almeno cinque volte di più. Dietro queste cifre si nascondono vite ferite per sempre.
Queste realtà e la prevenzione di questi danni sono stati il tema di un Congresso internazionale, che si è tenuto dal 3 al 6 ottobre 2017 presso la Pontificia Università Gregoriana. Il Congresso è stato organizzato dal Centre for Child Protection, in collaborazione con il Telefono Azzurro e con l’organizzazione WeProtect Global Alliance del governo britannico. Si è trattato del primo Congresso del genere, in quanto radunava i migliori esperti di tutto il mondo nelle varie discipline e settori, che sono coinvolti nella ricerca su questi fenomeni e nello sforzo preventivo dal punto di vista politico, giuridico, diplomatico e religioso.
L’evento si è concluso con una udienza da papa Francesco. Il Papa ha sottolineato che «per le drammatiche esperienze fatte e per le competenze acquisite nell’impegno di conversione e purificazione, la Chiesa sente oggi un dovere particolarmente grave di impegnarsi in modo sempre più profondo e lungimirante per la protezione dei minori e la loro dignità, non solo al suo interno, ma in tutta la società e in tutto il mondo; e ciò non da sola – perché evidentemente insufficiente –, ma dando la propria collaborazione fattiva e cordiale a tutte le forze e le componenti della società che si vogliono impegnare nella stessa direzione».
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THE DIGNITY OF MINORS IN THE DIGITAL WORLD. An International Congress held at the Gregorian Pontifical University
Currently, there are 3.2 billion Internet users, of which at least a quarter are minors. The Internet offers infinite opportunities, but it also poses great risks to the integrity and dignity of people, with special reference to children, who do not have the tools to defend themselves. They are thus threatened by new forms of abuse. These threats, which are dangerous for the mental, emotional and spiritual development of young people, and the prevention of the damage they can create was the theme of an international congress held 3 to 6 October 2017 at the Pontifical Gregorian University.