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La deontologia (dal greco to deon «il dovere» e logos «scienza») per i giornalisti è un obbligo o una responsabilità? L’articolo distingue i tre piani interpretativi su cui si basa la deontologia. La sua crisi nasce dal limitarsi sul «cosa» si deve osservare. Invece è soprattutto la formazione e l’onestà di «chi» la deve osservare e «verso dove» la si deve orientare (la costruzione della democrazia della giustizia sociale ecc.) a rifondare il suo significato. Le pratiche di comunicazione in Rete richiedono di ripensare i diritti e doveri per chi comunica. La deontologia ha bisogno di condizioni politiche che assicurino l’indipendenza della professione con una retribuzione degna, che l’accordo sull’equo compenso — che ha ulteriormente diviso l’Ordine dal sindacato — non sembra garantire. Si propone di riunire in un Codice i principi contenuti nei 15 Codici esistenti.