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ABSTRACT — Dal 2 ottobre al 12 novembre 2016 si è tenuta la 36a Congregazione Generale della Compagnia di Gesù, alla quale hanno partecipato 215 gesuiti, provenienti da 66 Paesi, accompagnati dal motto: Rowing into the deep! (Remate verso il largo, dove è più profondo!).
Secondo quanto disposto da sant’Ignazio di Loyola nelle Costituzioni della Compagnia, essa non si convoca a intervalli regolari, ma solo quando ve ne siano motivi particolarmente importanti che il generale non sia in grado di trattare nel suo governo ordinario. La 36a Congregazione Generale è stata convocata dal padre generale Adolfo Nicolás l’8 dicembre 2014, con una lettera in cui informava tutta la Compagnia del suo proposito di presentare la rinuncia al suo mandato.
Dopo la Messa solenne d’inaugurazione, il clima di discernimento e di preghiera è diventato gradualmente più intenso, cosicché il 10 ottobre si era pronti per iniziare i quattro giorni di murmurationes, prescritti da sant’Ignazio in preparazione immediata all’elezione del generale.
Per chi vi partecipa è un’esperienza molto intensa e difficilmente descrivibile. Un metodo che si è sempre rivelato di una saggezza mirabile: esclude radicalmente ogni forma possibile di pressione, di propaganda, di ambizione, di costituzione di gruppi o partiti, e nello stesso tempo permette effettivamente un cammino personale e libero di orientamento informato nella ricerca delle e, infine, «della» persona che la Congregazione ritiene la più adatta per il governo e per il bene comune dell’intera Compagnia di Gesù.
Alla fine c’è stata l’elezione del nuovo preposito generale della Compagnia: p. Arturo Sosa, venezuelano. È il 30°successore di sant’Ignazio e il primo generale non europeo, originario di quell’America Latina da cui è venuto il primo Papa non europeo e gesuita.
La seconda parte della Congregazione generale è stata dedicata alla formazione della nuova équipe di governo attorno al nuovo generale e all’approvazione di due documenti, intitolati rispettivamente: «Compagni in una missione di riconciliazione e di giustizia» e «Un governo rinnovato per una missione rinnovata».
Un momento culminante è stato quello della visita del Papa, che ha voluto recarsi personalmente all’aula della Congregazione la mattina del 24 ottobre: ha rivolto un ampio discorso ai gesuiti e ha dialogato con loro. Un Papa gesuita che si è rivolto ai gesuiti attingendo parole e spirito dall’interno stesso dell’esperienza spirituale originaria della Compagnia; e ha mostrato concretamente come attraverso di lui il carisma e l’eredità spirituale della Compagnia siano stati portati al centro della vita della Chiesa del nostro tempo e del suo rinnovamento, allargando moltissimo la loro fecondità apostolica.