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A fine novembre 2014 papa Francesco si è recato in Turchia, accolto «con amore e grande onore» dall’abbraccio del Patriarca Bartolomeo I. Nel dialogo — maturato in seguito a quell’incontro — tra il Patriarca Ecumenico e il nostro direttore emergono i grandi temi della comunione tra la Chiesa Cattolica Romana e la Chiesa Ortodossa, e del rapporto tra Primato e Sinodalità, anche in vista del Grande e Santo Sinodo che si terrà a Istanbul nel 2016.
Il Patriarca parla della «leadership straordinaria di Francesco» come «diakonia al servizio della comunione», e anche del messaggio specifico della Chiesa ortodossa al mondo contemporaneo. Nelle risposte del Patriarca si coglie il respiro di una visione ampia delle grandi sfide del nostro tempo e del contributo che i cristiani possono dare per il futuro del pianeta: dall’immigrazione al cambiamento climatico, dall’ingiustizia sociale al fondamentalismo. La religione, «probabilmente la forza più pervasiva e potente della terra», ha pure un compito fondamentale come forza di mobilitazione sociale. La preghiera autentica, dunque, non può essere «una confortevole sensazione di autocompiacimento, ma piuttosto un’esperienza di riconciliazione con tutta l’umanità e con tutta la creazione di Dio».