È finita la «democrazia a partito unico» nel Paese del Sol Levante. Dopo 54 anni i Liberaldemocratici sono all’opposizione. Hanno garantito la pace, l’istruzione di alto livello per tutti e lo sviluppo economico. Ma la gente è stanca per il modo nel quale hanno affrontato la recessione e per i privilegi accordati alla burocrazia pubblica. La nascita del «bipartitismo reale» in Giappone è avvenuta con il voto per la Camera Bassa del 30 agosto scorso, quando i Democratici hanno conquistato 308 seggi su 480. Il nuovo premier Yukio Hatayama ha promesso la riforma del welfare, dell’apparato burocratico e del sistema economico, aumentando i consumi privati. Il suo Governo di coalizione mira anche a un’alleanza «più uguale» con gli Stati Uniti e ad un miglioramento delle relazioni regionali nell’Asia.
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IN GIAPPONE NASCE IL BIPARTITISMO
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