«Il punto di partenza di una poesia è come il baricentro di un piccolo terremoto», ha affermato Mario Luzi. L’articolo propone un’immersione nell’oceano brulicante dell’opera del grande poeta senese. Egli inizia il suo percorso con una sorta di discesa nel magma della realtà e nella storia, intriso di dolore e inquietudine. Sempre però sono visibili spiragli e finestre, tensioni e salti. Il suo viaggio diventa, col passar del tempo, sempre più ascensionale, celeste. Il poeta, «insetto chiuso ancora e protetto dalla sua guaina», si scoprirà proiettato fuori di essa.
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IL VIAGGIO DI UN «ESTREMO PRINCIPIANTE». La poesia di Mario Luzi

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