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Il tradizionale discorso di fine anno del Presidente della Repubblica va letto e compreso quest’anno come la parte conclusiva di un trittico che include il discorso del 14 dicembre 2015 sulla politica estera, diretto agli ambasciatori, e quello del 21 dicembre 2015, sulla politica interna, rivolto alle alte cariche dello Stato.
Nella serata del 31 dicembre Mattarella ha parlato al Paese, soffermandosi sulle grandi questioni aperte: lavoro, evasione fiscale e corruzione, inquinamento, sicurezza e lotta al terrorismo, immigrazione, accoglienza, Europa. Il fiume carsico che nutre i suoi discorsi non è tecnico, ma antropologico ed etico: la cura per la Repubblica, la rivitalizzazione dei legami sociali, la responsabilità di tutti verso tutti.