Dopo aver esposto, in un precedente articolo, la concezione freudiana del simbolo, nel presente contributo si intende mostrare la riflessione di C. G. Jung, di cui cade quest’anno il 50° della morte. La diversità di prospettiva nella trattazione di questa problematica mostra tuttavia nello stesso tempo alcune fondamentali somiglianze di fondo e ambiguità metodologiche, rilevate nella seconda parte dell’articolo, che si sono manifestate soprattutto nella rilettura filosofica e teologica dello psicanalista svizzero.
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IL SIMBOLO IN PSICANALISI. IL CONTRIBUTO DI JUNG

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