Il 25 e il 26 giugno scorsi si è votato per il referendum confermativo della riforma della seconda parte della Costituzione approvata dal centrodestra in Parlamento. Per la prima volta dopo undici anni la percentuale dei votanti in un voto referendario ha superato la metà degli aventi diritto: 53,7%. La riforma è stata bocciata dal 61,3% dei voti espressi, mentre la differenza a favore del no è stata di 5.829.945 voti. Se avesse vinto il sì probabilmente non sarebbe stata possibile alcuna modifica migliorativa del testo confermato. Ora invece è possibile aprire il confronto tra maggioranza e opposizione per formulare un testo condiviso da una larga maggioranza. La cronaca poi esamina il periodo di «assestamento» postelettorale delle due coalizioni.
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IL «REFERENDUM»DEL 25-26 GIUGNO
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