L’articolo esclude che il discernimento degli spiriti secondo sant’Ignazio di Loyola possa essere confuso con il procedimento mediante il quale, sul piano conoscitivo, si cerca di stabilire se un fatto o un giudizio sia vero o falso; inoltre va esclusa la decisione presa cedendo a una sensazione di attrattiva o di avversione e infine non va confuso con un semplice discernimento psicologico. La parola «spiriti» (mociones) comprende i pensieri (le immagini di sé e degli altri, le associazioni, le fantasie…), i sentimenti e gli stati d’animo (ad esempio, la gioia, la tristezza e così via). Per sant’Ignazio il discernimento degli spiriti è l’arte di scoprire l’origine dei movimenti interiori, di interpretarli e di seguirli con lo scopo di servire Dio e gli uomini, oppure di non lasciarsi dominare da essi. Infine il «discernimento» rimane sempre una grazia che bisogna chiedere a Dio. L’Autore insegna Psicologia all’Università Gregoriana.
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IL DISCERNIMENTO IGNAZIANO DEGLI SPIRITI
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