Nel 60° anniversario della fine della seconda guerra mondiale alcuni storici, non soltanto tedeschi, hanno indirizzato le loro ricerche sulle vicende vissute dai «vinti» nella Germania nazista negli ultimi anni della guerra. In particolare nessuno ha finora indagato in modo esauriente sugli immani disastri della guerra aerea, quella che il Bomber Command iniziò nel febbraio 1942 e che distrusse gran parte delle città tedesche, uccidendo circa 600.000 civili inermi. Nell’articolo si tiene conto dei recenti studi sulla materia, cercando di compiere una ricostruzione obiettiva dei fatti.
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I BOMBARDAMENTI AEREI NEL SECONDO CONFLITTO MONDIALE
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