La recente beatificazione di A. Rosmini (Novara, 18 novembre 2007) invita a rileggerne le opere e a constatare l’attualità di tante sue intuizioni, che purtroppo 120 anni fa incapparono nella condanna del Sant’Uffizio.
In particolare su alcuni grandi temi, poi ripresi dal Vaticano II: riforma liturgica; formazione del clero; incremento dell’unione dei vescovi tra di loro e col Papa; spinosa questione (nell’Ottocento) dell’interferenza politica nella nomina dei vescovi; corretto uso dei beni ecclesiastici. L’articolo presenta sinteticamente queste anticipazioni del Roveretano nella sua opera allora più controversa.