La questione dei diritti umani, come è formulata dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del dicembre 1948, continua ancora oggi a interpellare non soltanto i singoli Stati nazionali, ma anche la società civile, sempre più pluralista, e le religioni. Negli ultimi decenni, infatti, il rapporto tra l’islàm e i diritti umani è stato molto dibattuto tra i musulmani, con esiti però molto variegati. Nei Paesi del Nord Africa e del Medio Oriente, il dibattito sui diritti dell’uomo ha guadagnato buona parte dell’intellighenzia nazionale e soprattutto del mondo dei giovani. Lo si è visto nelle manifestazioni di piazza, che hanno innescato una «rivoluzione dal basso», la quale in alcuni casi ha posto fine a regimi corrotti e oppressivi. Dopo i nuovi fatti egiziani e i «rovesciamenti» istituzionali, tutto risulta ancora in divenire. Si spera che il frutto maturo di tale «rivoluzione pacifica» sia una reale apertura di questi Paesi verso il riconoscimento dei diritti della persona e una maggiore tutela delle minoranze.
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I DIRITTI DELL’UOMO NELL’ISLÀM
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