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L’Ottocento fu per il cristianesimo, e in particolare per la Chiesa cattolica, un secolo eminentemente missionario. Tale fenomeno coincise con l’espansione economico-culturale, e subito dopo coloniale, delle grandi potenze europee nelle regioni del Medio Oriente e dell’Africa settentrionale, che facevano parte del multietnico e multireligioso impero ottomano. In questo articolo si parla in particolare del cosiddetto protettorato francese (accordato attraverso il regime delle Capitolazioni) sulle persone e sugli interessi cattolici nel vasto impero ottomano. Tale «privilegio» fu riconfermato dal Trattato di Berlino del 1878, che ridisegnava la carta geografica dell’Europa centro-orientale, riconoscendo l’indipendenza di molti Paesi balcanici. L’art. 62 in particolare attribuiva ai rappresentanti delle potenze europee accreditate presso la Sublime Porta il diritto di proteggere i propri cittadini che vivevano nell’impero, ma riservava in modo esplicito i diritti acquisiti dalla Francia, «sì da preservare lo status quo dei Luoghi Santi da ogni attacco».