Giulia Colbert, nobildonna dell’Ottocento, brilla soprattutto per l’originale e umanissima imprenditorialità caritativa, realizzata attraverso molte opere in favore degli «ultimi». L’articolo descrive la sua fascinosa personalità — grazie a bellezza esteriore, finezza d’animo, spiritualità e cultura — e la sua grande creatività misericordiosa, che le permise non solo di raggiungere gli ultimi, ma anche di coinvolgere i più abbienti, dando vita sia a molte istituzioni — a favore di carcerate, orfani, ragazze povere e a rischio, case famiglia ecc. —, sia a istituti di consacrate. Il tutto fu l’unica ragione di vita, sua e del marito Tancredi, tanto che i marchesi di Barolo sono oggetto di inchieste canoniche per la beatificazione, avviate a Torino: quella relativa a Giulia nel gennaio 1991 e quella di Tancredi nel febbraio 1995.
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GIULIA COLBERT, MARCHESA DI BAROLO: NOBILTÀ E CUORE MISERICORDIOSO
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