La dottrina di san Tommaso sui corpi gloriosi si fonda sulla risurrezione della carne, interpretata in senso antispiritualistico. Per lui infatti l’anima intellettuale è la forma unica e sussistente dell’essere umano; dopo la risurrezione attuata da Dio, anche il corpo sarà partecipe con l’anima della stessa incorruttibilità e beatitudine; sarà un corpo spirituale non perché diventi spirito, ma perché sarà in tutto sottomesso allo spirito. L’Aquinate aggiunge che il corpo umano, in ragione della sua integrità, continuerà ad essere sessuato, nonostante l’assenza della generazione. L’escatologia di san Tommaso ha suscitato controversie. Ma essa ha avuto il merito di affermare la realtà spirituale-corporale dell’uomo quale fine ultimo della creazione. L’Autore è professore all’Istituto filosofico-teologico di Scutari (Albania).
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ESCATOLOGIA E RISURREZIONE DEI CORPI IN SAN TOMMASO D’AQUINO
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