ELISABETH HESSELBLAD. UNA PIONIERA DELL’ECUMENISMO
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Una figura singolare della Chiesa contemporanea è certamente la svedese beata Maria Elisabetta Hesselblad (1870-1957). Nata da una famiglia luterana, emigrò negli Stati Uniti, dove visse per 18 anni, lavorando come infermiera. Convertitasi al cattolicesimo, rimase sempre attaccata alla sua Svezia e, nonostante la salute malferma e le difficoltà incontrate, riuscì a rivitalizzare l’Ordine religioso istituito da santa Brigida di Svezia nel sec. XIV, riportandolo nella casa di Roma, in Campo de’ Fiori, dove santa Brigida aveva vissuto ed era morta. L’ordine, oggi diffuso in vari continenti, è diventato, secondo i desideri della Hesselblad, anche un centro ecumenico.