Una recente legge detta «salva deficit», che riguarda anche il patrimonio artistico, offre lo spunto per ricordare le norme che regolano i beni pubblici, e per valutare gli scopi della nuova gestione dei beni culturali. Essa deve servire, da un lato, a correggere i conti dello Stato, ma anche ad assicurare una migliore tutela e valorizzazione del patrimonio artistico. La nota rileva infine che lo Stato dovrebbe impegnarsi non solo nella conservazione del passato, ma anche favorire la promozione di nuova produzione artistica.
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ARTE E MERCATO

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