Nella settimana dal 15 al 19 gennaio 2024 si è svolto a Davos, in Svizzera, l’incontro 2024 del World Economic Forum (Wef), un evento annuale che si rinnova ogni inverno e in cui importanti dirigenti aziendali, politici e accademici di tutto il mondo si incontrano per affrontare le sfide globali più urgenti e promuovere la collaborazione internazionale.
Più di 400 diverse sessioni e seminari hanno permesso ai quasi 3.000 partecipanti di assistere alle presentazioni e ai dibattiti organizzati nella località alpina in questo anno caratterizzato da crescente frammentazione e polarizzazione. Le sessioni plenarie hanno offerto l’opportunità di ascoltare dal vivo capi di Stato, di governo e ministri (rispettivamente più di 50 e 300 presenti), capi di organizzazioni multilaterali e altri leader politici, nonché premi Nobel, artisti famosi, scienziati e imprenditori innovativi.
Gli incontri annuali nelle Alpi svizzere – questo era il 54° – sono stati talvolta un’occasione per raggiungere accordi di portata storica. Nel 1989 Davos ospitò i colloqui sulla riunificazione tedesca tra il cancelliere federale Helmut Kohl e i capi della Germania dell’Est. Nel 1992, Frederik de Klerk e Nelson Mandela condivisero il palco nella loro prima apparizione insieme fuori del Sudafrica. Inoltre, nel 1995, l’accordo su Gaza e Gerico tra Shimon Peres e Yasser Arafat, firmato sotto gli occhi dei partecipanti e siglato con un abbraccio, suscitò un fragoroso applauso da parte dell’assemblea. Tuttavia, negli ultimi anni, Davos si è fatta notare soprattutto come il luogo in cui il conflitto si rende evidente. Nel 2009 il premier turco Recep Tayyip Erdoğan ha lasciato il palco dopo una violenta discussione su Gaza con il presidente israeliano Shimon Peres.
Che cosa ci si può attendere da questi incontri annuali?
Gli incontri di Davos, non avendo carattere istituzionale, potrebbero passare più o meno inosservati. Al termine delle deliberazioni non vengono emessi documenti vincolanti, anche se talvolta possono nascere convergenze come quelle menzionate; a ogni modo, i resoconti pubblici di ciascuna sessione vengono trascritti scrupolosamente e messi a disposizione sul sito ufficiale[1].
Il Wef di Davos è finanziato da circa 1.000 tra le più grandi aziende del mondo, che versano quote di iscrizione elevate. Coloro che sono stati invitati a partecipare alla conferenza annuale accorrono pagando una cifra notevole. Nel 2011, il New York Times ha stimato il prezzo della presenza alla conferenza annuale del Wef in 71.000 dollari, escluse le spese di soggiorno e di viaggio[2]. Ricevere un invito è segno di
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