Vaccini e aborto: “Civiltà Cattolica” fa il punto su ciò che è moralmente possibile
Adista · 19/02/2021
Con un intervento del gesuita Carlo Casalone, l’ultimo numero della Civiltà Cattolica fa il punto su una quesitone controversa che ha richiesto il pronunciamento vaticano e quello di diverse conferenze episcopali in varie regioni del mondo: ovvero il rapporto tra vaccini e aborto. Il nodo è quello che riguarda «l’uso di vaccini nella cui produzione si impiegano linee cellulari estratte da tessuti di feti abortiti volontariamente». «Un problema – rileva Civiltà Cattolica – sollevato anche per alcuni vaccini somministrati in età pediatrica: anzitutto quello contro la rosolia, ma poi anche quelli contro l’epatite A e la rabbia. In particolare è sotto accusa una linea cellulare (HEK293) ottenuta nel 1973 a partire dal tessuto renale dei resti di un aborto avvenuto in Olanda. Non è nota l’identità dei genitori né le ragioni precise dell’interruzione della gravidanza, che sembra comunque non avere legame con l’obiettivo di preparare linee cellulari per i laboratori». […]
Correlati
«Il Vajuolo Arabo malignamente insidia l’uomo dal liminare della vita […] ed infierisce sulla specie umana quasi per distruggerla nel suo nascere. Questo tristissimo pensiero ognora avvivato ed inasprito dalle ripetute stragi del morbo avrebbe dovuto persuadere ogni popolo ad...