Dall’ultimo numero della Civiltà Cattolica pubblichiamo ampi stralci di una «guida alla lettura» del Documento preparatorio per il prossimo sinodo dei vescovi che si terrà nel 2018 sul tema «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale».

Di fronte alla provvisorietà delle decisioni che caratterizza il mondo e i giovani di oggi, l’indicazione del Papa è: «Rischia!». È proprio della pedagogia di Francesco non umiliare i giovani per i loro limiti, laddove essi sono più fragili (per esempio, nel dominare le passioni), e, d’altra parte, essere esigente e audace laddove invece sta la loro forza: giocarsi tutto per un ideale.

Volendo scegliere un’immagine evangelica che illumini la proposta vocazionale, potremmo far riferimento non a quella abituale della «pesca», ma a quella delle parabole del seme: il seme che il seminatore sparge in tutti i terreni, quello che cresce da solo e quello di cui bisogna prendersi cura finché non matura, senza affrettarsi a sradicare la zizzania. Nella stessa linea, è illuminante anche la parabola del padrone che chiama operai alla sua vigna e paga gli ultimi come i primi.

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