Era il 13 maggio del 2015 quando per volontà di Papa Francesco la Santa Sede annunciò di aver compiuto tutti i passi per lo storico riconoscimento dello Stato di Palestina. Un evento diplomatico che ha aperto la strada al riconoscimento internazionale. Quattro anni dopo 138 dei 193 stati membri delle Nazioni Unite avevano riconosciuto la Palestina. E dalla prossima settimana il numero crescerà con l’accordo annunciato anche da Irlanda, Norvegia e Spagna.

Il 16 maggio 2015, tre giorni dopo l’annuncio avvenuto nella ricorrenza della Madonna di Fatima, il presidente Abu Mazen fece visita a Papa Francesco che lo ricevette ufficialmente come «Capo di Stato». Il giorno dopo il Pontefice canonizzò i primi due santi palestinesi dei tempi moderni, la carmelitana Maria di Gesù Crocifisso (Mariam Bawardi) e Marie-Alphonsine Ghattas, fondatrice delle Suore del Rosario. […]

Come ebbe a scrivere padre David Neuhaus, corrispondente da Israele per “La Civiltà Cattolica” e membro della comunità dei gesuiti della Terra Santa, già dopo la “Nakba”, l’esodo forzato della popolazione araba palestinese seguente alla fondazione dello Stato di Israele, «dopo il 1948 la Santa Sede ha espresso ripetutamente profonda preoccupazione sia per lo stato dei Luoghi Santi, sia per il destino dei cristiani palestinesi, molti dei quali hanno perso la casa lottando a fianco dei loro connazionali musulmani nella prima guerra arabo-israeliana del 1948». […]

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