Del rapporto tra Jorge Mario Bergoglio e Juan Carlos Scannone, recentemente scomparso, si è scritto molto.

Lo stesso Avvenire ha definito Scannone “maestro di papa Francesco”. Dunque l’articolo che La Civiltà Cattolica pubblicherà sabato prossimo su Scannone e la teologia del popolo assume una oggettiva rilevanza, anche per capire meglio la formazione di papa Bergoglio e questa teologia che notoriamente condivide: “I rapporti tra Scannone e Bergoglio sono stati costanti – anche dopo che quest’ultimo è stato eletto papa nel 2013 –, ma più attraverso scambi di idee che attraverso legami istituzionali. Ciò che li univa era un’uguale sensibilità per l’originalità della Chiesa argentina. Entrambi conoscono e amano il loro popolo. La Chiesa argentina ha la reputazione di sviluppare una teologia originale, la teologia argentina del popolo. Essa non ignora la teologia della liberazione, ma le dà un tono meno teso verso la dialettica economico-sociale rispetto ad altri Paesi dell’America Latina”, ci chiarisce subito l’autore Paul Gilbert. Questa differenza verrà spiegata in profondità. […]